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1.
€ 14,00
EAN-13: 9788845938092
Paolo Zellini
 Il teorema di Pitagora
Edizione:Adelphi, 2023

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DescrizioneIl teorema di Pitagora: Il Teorema di Pitagora riassume in modo esemplare le proprietà  uniche ed esclusive dell'angolo retto. Nella tradizione é legato al demone divino del filosofo di Samo, ma risale in realtà  a tempi remoti ed é patrimonio comune di diverse culture. Ripresentandosi regolarmente in formalismi complessi, questo celeberrimo Teorema si é rivelato una delle acquisizioni stabili e irrinunciabili della matematica, che continua a servirsene anche nelle sue tecniche avanzate. Ma se da un lato esprime aspetti essenziali del pensiero antico, dall'altro offre un osservatorio privilegiato per scoprire come il calcolo moderno ha provveduto a rimuovere con ogni cura i motivi religiosi e filosofici che hanno segnato la sua origine. La conseguenza di questa rimozione é la rinuncia a una sfera più ampia dell'esattezza, e a quel mondo ideale che per Hermann Weyl ne costituiva l'intimo cuore. Un cuore che questo nuovo, acuminato libro di Paolo Zellini ci permette di avvertire nelle sue pulsazioni più segrete.

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2.
€ 28,00
EAN-13: 9788845936777
Paolo Zellini
Discreto e continuo
Edizione:Adelphi, 2022
Collana:Biblioteca scientifica

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Prezzo di acquisto€ 28,00
Descrizione

Descrizione del libro

«A partire dalla Grecia, la scienza é una sorta di dialogo fra il continuo e il discreto» scriveva Simone Weil. Un dialogo inevitabile perché il continuo e il discreto «sono un dato della mente umana, che pensa necessariamente l'uno e l'altro, ed é naturale che passi dall'uno all'altro». Più che categorie della Natura - a cui si potrebbero assimilare le immagini del mare e dei granelli di sabbia - continuo e discreto sono «i poli di una fondamentale complementarità  del pensiero di tutti i tempi» e le loro applicazioni arrivano ovunque: dai numeri irrazionali ai pixel che compongono le immagini digitali, agli algoritmi proliferanti su cui si regge il nostro mondo. In questo libro Paolo Zellini non si limita a ripercorrere - con la precisione e la profondità  di indagine che lo contraddistinguono - la storia della millenaria contesa tra due potenze complici e nemiche, ma va molto oltre: ci aiuta finalmente a delimitarne i territori, risvegliandoci dal «sonno dogmatico» che impediva di coglierne i rispettivi ruoli. Fin dall'antichità  siamo abituati a pensare il continuo come un primum, un insieme ideale, autosufficiente, ovunque denso e compatto, da cui ogni cosa ha origine. Allo stesso tempo, per ragioni di utilità  ed efficacia, accettiamo che quel primum si trovi anche in mezzo ai numeri, e quindi nel discreto. Eppure, afferma Zellini «ciò che conosciamo effettivamente é solo il discreto» e tutto il calcolo moderno si basa sull'informazione insita nelle serie di numeri che approssimano elementi di un continuo che non potremo conoscere mai. Perché dunque non capovolgere la prospettiva e pensare il continuo come «un'approssimazione del discreto»? Questa l'audace tesi di Zellini, che ruota intorno al circolo vizioso par excellence della matematica, lasciandone intravedere una possibile via d'uscita. Ma allora che cosa resta del continuo? àˆ davvero qualcosa di cui dovremmo o potremmo disfarci? Sarebbe un grave errore pensarlo. Anche se inconoscibile, il continuo rimane un presupposto ineliminabile, un abisso senza fondo «più oscuro e impenetrabile dello stesso infinito». E «nelle tenebre di quell'abisso, di quella totalità  amorfa e indefinibile che ci circonda da ogni parte, non smette mai di brillare immutato un tesoro».

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3.
€ 13,00
EAN-13: 9788845935534
Paolo Zellini
Breve storia dell'infinito
Edizione:Adelphi, 2021
Collana:Gli Adelphi

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Descrizione

Descrizione del libro

«C'é un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero é l'Etica; parlo dell'Infinito», così ha scritto J.L. Borges - e le sue parole stanno sulla soglia di questo libro, dove un matematico ha provato a ripercorrere, con eleganza, penetrazione e perspicuità , le vicende di questa categoria temibile, dalle origini greche sino alla ormai cronica «crisi dei fondamenti» del pensiero scientifico. Prima parola occidentale per designare l'infinito é l'à¡peiron, il «senza limiti», quale appare già  in Anassimandro. Ma l'infinito greco, dai Presocratici alla sistemazione aristotelica, proprio in quanto lo si riteneva un principio «divino, immortale e indistruttibile», viene maneggiato con estrema cautela nei procedimenti del pensiero discorsivo. E si tratterà  sempre, allora, di un infinito potenziale, concepito nel segno della «negazione» e della «privazione» (la stéresis di Aristotele). La contesa tra il finito e l'infinito appariva dunque come una delle forme della contesa ultima fra tutte: quella fra l'Uno e il Molteplice. Il numero, sinonimo di misura e armonia, valeva in essa da misterioso punto di mediazione fra il limite e l'illimitato. Dalla Grecia antica a oggi la sequenza delle metamorfosi dell'infinito sarà  vertiginosa. Lo svilupparsi della matematica vi s'intreccia con radicali mutamenti nel modo di concepire la realtà  cosmica e mentale dell'infinito. A poco a poco vedremo delinearsi quella che é la grande attrazione e tentazione del pensiero occidentale: l'infinito attuale, che i Greci avevano schivato e ora viene ad assumere un ruolo sempre più centrale. Nell'ultimo, bruciante tratto di questa storia, che va da Leibniz a Bolzano e a Cantor, assisteremo a sempre rinnovati tentativi di «indicare in modo esplicito l'infinito con 'qualcosa'», finché questo 'qualcosa' si rivelerà  «suscettibile per di più di essere manipolato come segno tangibile della meccanica algebrica». Una soggiogante realtà  cosmica si tramuta così in un esile segno sulla carta. Ma una volta giunti, con la teoria cantoriana del transfinito, alla fioritura di una specie inaudita della matematica, cominceranno immediatamente ad aprirsi le falle insidiose dei paradossi e delle antinomie, che metteranno in crisi i fondamenti stessi della scienza. Da questa crisi, in cui siamo ancora immersi, discenderanno le più rilevanti scoperte epistemologiche del nostro tempo. Zellini ha saputo raccontare queste trascinanti vicissitudini del pensiero unendo il rigore alla duttilità : ha seguito passo per passo l'evoluzione tecnica della nozione matematica di infinito e al tempo stesso l'ha riavvolta in quelle ricche speculazioni mitiche, teologiche, letterarie che da sempre l'hanno accompagnata. Così, in controcanto ai testi dei grandi matematici, incontreremo quelli di Musil e di Simone Weil, di san Tommaso e di Boezio, di Broch e di Florenskij. Dalla sconvolgente scoperta pitagorica dei numeri irrazionali allo horror infiniti che serpeggia in tutta l'antichità , dalle ardite teorizzazioni medioevali alla furia mistica di Bruno e di Cusano, dalle innovazioni scandalose (e fondatrici in rapporto alla scienza moderna) di Cartesio e di Leibniz sino all'abbagliante «paradiso» di Cantor (e alla subitanea cacciata da quel paradiso con la scoperta delle antinomie) e alle suggestioni attuali dell'«infinito aperto»: disparati, sorprendenti e nettamente disegnati sono i paesaggi speculativi che questo libro ci lascia attraversare. E Zellini ci farà  da guida ogni volta con lucidità  e passione, quasi fosse un odierno rappresentante di quel «Segretariato Terreno della Precisione e dell'Anima» che proponeva Ulrich nell'Uomo senza qualità .

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4.
€ 12,00
EAN-13: 9788845932403
Paolo Zellini
La dittatura del calcolo
Edizione:Adelphi, 2018

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Descrizione

Descrizione del libro

Paolo Zellini in "Calcolare l'infinito" si pone delle domande a metà  tra la matematica e la filosofia dell'esistenza offrendo una particolarissima metodologia del calcolo di questa strana cosa che é l'infinito. Osservando questo fenomeno con lo sguardo fanciullesco, il grande matematico si chiede che cosa sia questa cosa impalpabile e priva di essenza. La domanda che scorre in tutto il libro é: “Siamo sempre in grado di calcolare l'infinito?” oppure il risultato é variabile? Dieci capitoli offrono le risposte a questi quesiti e lo fanno intersecandosi con il vivere quotidiano, con l'impalpabilità  stessa della vita e dei suoi ritorni e delle sua andate perché é come se tutto scorresse in un circolo assolutamente infinito. Da sempre l'uomo si é trovato a confrontarsi con questo concetto e ha cercato di risolverlo in vario modo. Tra questi il più recente é la ricerca dell'algoritmo e di tutta la matematica applicata. Ancora una volta nel libro di Zellini troviamo infatti come la scienza si intersechi magicamente con la filosofia creando un connubio quasi indissolubile. Senza la filosofia l'uomo non si porrebbe tutte queste domande e senza la scienza non troverebbe le risposte. "Calcolare l'infinito" é una panoramica sulla matematica e sulla vita di ognuno di noi, intrecciata indissolubilmente con logiche a noi superiori, ma in un certo senso spiegabili e affrontabili proprio con la ricerca stessa dell'infinito.

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5.
€ 14,00
EAN-13: 9788845931024
Paolo Zellini
La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini
Edizione:Adelphi, 2016
Collana:Piccola biblioteca Adelphi

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DescrizioneNum. Collana: , Nr. 696
La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini: I numeri sono un'invenzione della mente o una scoperta con cui la mente accerta l'esistenza di qualcosa che è nel mondo? Domanda a cui da secoli i matematici hanno cercato di rispondere e che si può anche formulare così: che specie di realtà va attribuita ai numeri? Con la sua magistrale perspicuità, Zellini affronta questi temi, che non riguardano solo i matematici ma ogni essere pensante Connected to the first, will meet another capital question: How can it happen that something, despite growing in size (and nothing grows as numbers), remains the same? Question akin to that on the identity of the things subject to metamorphosis And comparable to those faced by physicists on the Constitution of matter

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6.
€ 38,00
EAN-13: 9788833958644
Paolo Zellini
Complessità e iterazione numerica. Percorsi, matrici e algoritmi veloci nel calcolo numerico
Edizione:Bollati Boringhieri, 2013

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Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 38,00
DescrizionePer le esigenze del calcolo digitale i modelli matematici devono essere approssimati con "procedure puramente aritmetiche" grazie a "metodi iterativi o per passi successivi". Con queste parole, intorno al 1950, Herman Goldstine e John von Neumann segnalavano l'importanza degli algoritmi iterativi nel calcolo scientifico su grande scala. Essi osservavano pure che, a causa dell'elevata mole dei calcoli, i metodi computazionali sono condizionati da ciò che è effettivamente realizzabile nel tempo e nello spazio di un processo automatico. Da qui nasceva un nuovo orientamento di ricerca basato sull'analisi della complessità dei problemi numerici. Oggi iterazione e complessità sono diventati una chiave per rispondere a due quesiti fondamentali: che cosa, in generale, può essere automatizzato? E come si possono risolvere i più diversi problemi della matematica applicata, ad esempio quelli posti dalla fluidodinamica e dall'elaborazione di immagini, dall'apprendimento automatico e dai motori di ricerca su rete? Questo libro si propone di attraversare uno dei settori più ardui e intricati della scienza del calcolo in una prospettiva originale: si combinano sistematicamente complessità e iterazione e si esplorano i percorsi che legano, per diverse teorie, le motivazioni originarie ai risultati più recenti.

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7.
€ 17,50
EAN-13: 886620116
Edoardo Boncinelli Gilberto Corbellini Giulio Giorello Telmo Pievani Carlo Rovelli Paolo Zellini a cura di Armando Massarenti
Qualcosa di grandioso. L’infinita bellezza e complessità di tutto ciò che esiste
Edizione:Baldini Castoldi Dalai, 2011

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Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 17,50
Descrizione«C’è qualcosa di grandioso in questa idea della vita, con le sue infinite potenzialità, originariamente infuse dal Creatore in pochissime o in una sola forma; e, mentre questo pianeta ha continuato a roteare seguendo le immutabili leggi di gravità, da un inizio così semplice infinite forme, sempre più belle e meravigliose, si sono evolute e tuttora si evolvono.» Così Darwin concludeva la sua Origine delle specie, l’opera che nell’ultimo secolo e mezzo ha cambiato radicalmente la visione scientifica del mondo e la stessa concezione della vita. Questa «meraviglia», che è tanto del grande scienziato quanto dell’uomo comune, è inesauribile perché tali sono la complessità e la bellezza della vita in tutte le sue forme, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Esplorare quella complessità è la sfida della scienza, la quale sa elaborare «visioni» della realtà dalla forza portentosa. Questo libro raccoglie le riflessioni di sei tra i più importanti scienziati ed epistemologi italiani per restituirci un ritratto corale dello spettacolo grandioso della natura e dell’avventura della scienza. A partire dalla straordinaria creatività e allo stesso tempo dall’imperfezione dei processi evolutivi sulla Terra – che agiscano nel nostro sistema immunitario o nel cervello, fino a scrivere la storia contingente e provvisoria delle specie viventi. Finendo con le grandi forze che tengono assieme lo spazio e la materia dell’universo. Passando per il perno di tutto, che è la nostra mente. E i suoi strumenti: ossia la logica, che dal semplice enumerare gli oggetti arriva a costruire l’ordine matematico del mondo; e la filosofia, il cui atteggiamento critico ci aiuta a convivere con l’incertezza. Alla fine di questa esplorazione, parafrasando il poeta Thomas Eliot, torneremo alla meraviglia iniziale, e la conosceremo rinnovata, più preziosa e più grande. “Grande successo di pubblico all’edizione appena conclusa del Festival della Scienza di Genova” Edoardo Boncinelli, fisico e genetista, ha dato contributi fondamentali nello studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell’uomo. Insegna Fondamenti biologici della conoscenza presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Collabora a «Le Scienze» e al «Corriere della Sera». I suoi ultimi libri sono: Mi ritorno in mente (2010); Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010). Gilberto Corbellini è ordinario di Storia della Medicina alla Sapienza di Roma, condirettore del bimestrale scientifico «Darwin», e collabora con il supplemento «Sole 24 Ore-Domenica». I suoi ultimi libri sono: Perché gli scienziati non sono pericolosi (2009), e Scienza, quindi democrazia (2011). Giulio Giorello è ordinario di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Milano. Collabora con il «Corriere della Sera» e dirige la collana Scienza e Idee di Cortina editore. Tra i suoi ultimi saggi: Lo scimmione intelligente (con E. Boncinelli, 2009), e Senza Dio (2010). Telmo Pievani insegna Filosofia della Scienza presso l’Università degli studi di Milano Bicocca. Direttore del portale Pikaia, è autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, tra le quali: Introduzione alla filosofia della biologia (2005); Creazione senza Dio (2006); La vita inaspettata (2011). Carlo Rovelli, ordinario di Fisica Teorica all’Università di Aix-Marsiglia, è noto per i suoi lavori sulla gravità quantistica e la natura del tempo. È membro dell’Istituto Universitario di Francia e dell’Accademia Internazionale di Filosofia della Scienza. In italiano ha pubblicato Che cos’è la Scienza (2011). Paolo Zellini è ordinario di Analisi Numerica all’Università Tor Vergata di Roma. I suoi contributi, di livello internazionale, vertono sull’algebra lineare e la complessità degli algoritmi. Ha pubblicato per Adelphi: Breve storia dell’infinito (1980), Gnomon, una indagine sul numero (1999) e Numero e logos (2010). Armando Massarenti è il responsabile del supplemento culturale «Sole 24 Ore-Domenica». Per Guanda ha pubblicato Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima (2007), Staminalia (2008), Il filosofo tascabile (2009) e Dizionario delle idee non comuni (2010).

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